MACCHINARI PER TOVAGLIOLI DI CARTA E FAZZOLETTI

MACCHINARI PER TOVAGLIOLI DI CARTA E FAZZOLETTI

I macchinari per tovaglioli di carta sono concettualmente simili a quelli per fazzoletti di carta: una macchina piegatrice che srotola la carta da una bobina, la stampa con procedimento flexografico, la goffra (per tenere uniti i veli e/o dare più volume al prodotto) la piega e la taglia come voluto.

Le differenze stanno nel procedimento di taglio e piega, che nelle macchine per i tovaglioli di carta è normalmente realizzato con un sistema strettamente meccanico: due cilindri affiancati girano (a velocità – finora – fino a circa 600-700 m/min) nei quali la carta viene piegata per mezzo di pinze che – aprendosi e chiudendosi – determinano la piegatura della carta stessa, poi una lama taglia il nastro di carta che si è ottenuto.

Le macchine per fazzoletti di carta sfruttano invece normalmente un sistema per aspirazione della carta per mezzo di pompe a vuoto parziale.

Tra la piegatrice per tovaglioli e la macchina confezionatrice si trova spesso un robot trasferitore che automaticamente rileva e trasferisce i mazzi di tovaglioli dalla piegatrice al nastro di alimentazione dell’impacchettatrice.

Questo trasferimento automatico è invece sempre presente nelle linee di macchine per la produzione di fazzoletti di carta tissue.

L’impacchettamento dei tovaglioli e dei fazzoletti viene realizzato con film plastico per mezzo di opportune confezionatrici, per tovaglioli di carta completate da una incartonatrice ed eventuale pallettizzatore, mentre per i fazzoletti di carta la prima macchina impacchettatrice è quella che realizza il pacchetto da tasca con l’apertura “apri e chiudi” (ed applicazione di etichetta adesiva) mentre la seconda impacchettatrice raggruppa più pacchetti e li confeziona insieme.

Anche tra le macchine per fazzoletti di carta sono frequentemente presenti incartonatrici e pallettizzatori.

Recentemente si è inserito, nelle macchine per tovaglioli di carta, un gruppo goffratore-incollatore che inserice un sottile velo di colla tra i veli di carta.

Se la colla è addizionata con dell’inchiostro, il prodotto avrà una tonalità (o piccole aree a seconda dell’incisione dei cilindri goffratori) di quel colore.